E se il futuro del cibo fosse diverso da quello che ci immaginiamo?
Se è vero che la popolazione mondiale nel 2050 raggiungerà i 10 miliardi e che le risorse da cui dipendiamo stanno diminuendo sempre più velocemente, risulta urgente ripensare a come ci alimenteremo nel futuro. Uno degli obiettivi primari delle Nazioni Unite è infatti quello di eliminare la fame nel mondo e per farlo è indispensabile pensare a nuovi sistemi di produzione, dove mangiare diventa sempre più un atto di responsabilità sociale. In futuro il cibo sarà necessariamente etico, sostenibile, locale e autoprodotto. Cibo buono per una nuova cultura culinaria che faccia bene alle persone e all’ambiente, che sia fonte di energia per tutti, preservando il pianeta.
Nell’ambito della mostra “999. Una collezione di domande sull’abitare contemporaneo” in Triennale dal 12 gennaio al 2 aprile, Dotdotdot e OpenDot presentano “Micro-Factory – A place like home”, un laboratorio temporaneo, un palinsesto di attività, una piattaforma di scambio, a metà fra un salotto dove si scambiano idee e un garage dove si costruiscono cose.
Per la sezione Food OpenDot insieme a TourDeFork progetta la “dispensa del futuro” e organizza una serie di OpenTalk e di attività laboratoriali per innescare un dialogo che stimola la riflessione verso due direzioni: il “cibo del futuro” e l’autoproduzione del cibo, con un focus specifico sulla fermentazione.
20 gennaio / VINO & FERMENTAZIONE
“Funghi, batteri e lieviti: conoscere i microrganismi che creano il vino con il microscopio fai-da-te di OpenDot in collaborazione con Clayver, produttore di botti in ceramica per fermentazione e affinamento del vino.
Esperienza olfattiva grazie al progetto “Camere Olfattive” della designer Astrid Luglio per imparere a riconoscere i difetti che batteri e muffe possono infliggere al vino.
Degustazione di tre vini, in cui muffe e batteri sono i protagonisti assoluti e donano note e aromi di spiccato carattere e particolarità, con Filippo Figone.
31 gennaio / 3D PRINTING FOOD h 18-20 OpenTalk con Lynette Kucsma di Foodini – Natural Machines
Foodini è prima 3D Food Printer pensata per le case e per le cucine professionali, capace di stampare ogni tipo di cibo fresco, con il minimo spreco. Creando pastelle o riducendo tutti gli alimenti allo stato semi-liquido è possibile produrre piatti personalizzati in forma e gusto, rivoluzionando il mondo della cucina così come lo conosciamo oggi.
Si possono personalizzare pietanze nella forma per far mangiare la verdura anche ai bambini più restii, o integrare vitamine o medicinali per persone con difficoltà a deglutire.
L’idea alla base è quella di riportare la produzione del cibo in casa, utilizzando una tecnologia nuova e innovativa come la stampa 3D. Si può stampare cibo 3D con amore? Nuove e inaspettate frontiere si aprono in cucina.
10 febbraio / KOMBUCHA & FERMENTAZIONE
Se ad esempio iniziassimo ad autoprodurre il cibo in casa utilizzando la tecnica della fermentazione?
Lo sapevate che esiste una coltura simbiotica di batteri e lieviti in grado di produrre una bevanda altamente nutritiva e probiotica? La Kombucha è una bevanda fermentata a base di tè originaria della Cina. La coltura della Kombucha avviene grazie ad un processo di fermentazione di microorganismi, acido acetico e lievito che trasforma lo zucchero in anidride carbonica e alcol, il risultato è una bevanda frizzantina acidula e dolce allo stesso momento, la cui “madre” è utilizzata anche come un tessuto innovativo.
28 febbraio / CLEAN MEAT OpenTalk con Joel Cohen di The Modern Agriculture Foundation
Ridurre l’impronta ecologica di carbonio, attenuare la fame nel mondo, risparmiare animali e risorse e migliorare la sicurezza del cibo sulle nostre tavole. Queste le prospettive del progetto creato da The Modern Agricolture Foundation.
Cellule muscolari prelevate e nutrite con proteine: una volta iniziato il processo, teoricamente è possibile continuare a produrre carne all’infinito. In futuro la produzione di carne non avverrà più nei campi ma in laboratorio, come? Ce lo racconta in questa video-intervista Milano-Israele Joel Cohen che da anni sta facendo ricerca e sperimentazione di produzione di carne in laboratorio, per un’alimentazione innovativa, etica e sostenibile.
10 marzo / PANE & FERMENTAZIONE con Farine Varvello
Cosa succede alla pasta madre quando farina e acqua si contaminano di microorganismi provenienti dall’aria, dall’acqua e dalle stesse materie prime? Il processo di fermentazione genera una microflora autoctona di batteri lattici che fanno lievitare l’impasto per creare il pane in modo artigianale.
28 marzo / ETHICAL RAGU OpenTalk with One-Hop Kitchen
Sapevi che 5kg di insetti vengono allevati utilizzando le risorse pari a mezzo kg di carne? Sapevi che i valori nutrizionali dei grilli sono molto più vantaggiosi rispetto a quelli della carne animale tradizionale? Sapreste distinguere il sapore del ragù di grilli da quello di manzo? One Hop Kitchen ci spiega in una videointervista verso che direzione alimentare puntano i valori di sostenibilità, valori nutrizionali e gusto. Grilli, vermi e insetti i sostituti etici e sostenibili.
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