Leonardo è un vivace bimbo di 10 anni, nato senza 4 dita sulla mano destra, ma con il pollice completamente funzionante. La sua limitazione fisica non ha mai influito negativamente sulla sua vita relazionale, anzi!.
Quest’estate però Leo ha visto un ragazzo con una protesi e ha chiesto ai suoi genitori di averne una per la sua mano. Non solo, quale grande appassionato di supereroi, al primo incontro con OpenDot Leo si è presentato con
un foglio sul quale aveva disegnato il progetto della sua mano robotica ispirata a Spiderman e ad Ironman, con tanto di indicazioni di colori e dettagli in rilievo!
Dopo solo 2 settimane di progettazione l’ausilio era pronto, e con costi accessibili per la famiglia.
OpenDot infatti, grazie al portale
E-Nable che raccoglie
ausili per persone con limitazioni fisiche
disponibili in modalità open-source e quindi scaricabili da tutti stampabili in 3D, ha riadattato il progetto originale
Unlimbited Phoenix Hand.
Il modello è stato modificato su misura di Leonardo per lasciare spazio al pollice, e il funzionamento è molto semplice e permette un movimento naturale quando si afferrano oggetti. Grazie alla flessione del polso i tendini della mano robotica, fatti di fili da pesca intrecciati per garantire una maggior resistenza, vanno in tensione facendo sì che si chiudano le dita per permettere la presa.

Non in ultimo, anzi, molto importante in quanto veicolo di inclusione sociale, è l’aspetto estetico e il senso di appartenenza: la mano di Leo è stata personalizzata su sue indicazioni con colori e dettagli, proprio perché possa sentirla sua e diventi anzi un oggetto da mostrare con orgoglio. Leo è molto contento, e sta già lavorando al prossimo design!