From need to solution – Prendersi cura è diverso che curare
Cosa significa (con)vivere con una patologia?
Ogni forma di impedimento fisico o psicologico, temporaneo o permanente, limita azioni anche apparentemente semplici, modificando il vivere quotidiano. Una selezione di storie, idee e progetti nascono “dal basso” proprio per comprendere queste situazioni e sviluppare soluzioni pratiche. Uno spazio di confronto tra pazienti, progettisti, terapisti e caregiver diventa oggi sempre più necessario, per ragionare insieme su come prendere coscienza delle difficoltà, spesso nascoste, così da migliorare la qualità della vita, rendendola più accessibile e a misura delle esigenze del singolo e, quindi, di tutti.
Nell’ambito della mostra “999. Una collezione di domande sull’abitare contemporaneo” in Triennale dal 12 gennaio al 2 aprile, Dotdotdot e OpenDot presentano “Micro-Factory – A place like home”, un laboratorio temporaneo, un palinsesto di attività, una piattaforma di scambio, a metà fra un salotto dove si scambiano idee e un garage dove si costruiscono cose.
OpenDot e Sanofi Genzyme organizzano i “giovedì della salute”, una serie di conferenze e tavole rotonde con medici, associazioni di pazienti, maker e designer, perchè “prendersi cura è diverso che curare” e c’è chi nel mondo dell’healthcare se ne sta accorgendo e sta lavorando per intrecciare traiettorie di sviluppo tra making, tecnologie e terapie che vanno oltre la cura.
Quattro giovedì all’insegna della condivisione tra competenze e punti di vista differenti, ma verso un unico obiettivo: migliorare la qualità della vita delle persone.
20 gennaio – “MakeToCare”
con Sanofi Genzyme, i vincitori del contest 2017, OpenDot, Fondazione TOG e Stefano Maffei / Polifactory
8 febbraio – “(Con)vivere con l’Artrite Reumatoide”
con Sanofi Italia, OpenDot, Antonella Celano e Angela Lorè / APMAR, Ugo Viora / ANMAR, Leoni Fischer
22 marzo – “Ben oltre la pelle. (Con)vivere con la Dermatite Atopica”
con Sanofi Genzyme, ANDeA, Federasma, Progetto ICARO, Paolo Pigatto / Ospedale Gian Galeazzi, Dotdotdot, Empatica
28 marzo – “Il significato di vivere una vita rara”
con Sanofi Genzyme, Tommasina Iorno / FIMR, Alessandra Airoldi / X Fragile Onlus, Maria Domenica Cappellini / Policlinico di Milano, Pierfrancesco Majorino / Comune di Milano e Fabio Gorrasi
In occasione della talk sull’artrite reumatoide OpenDot progetta un “Prototype for Empathy”, un kit esperienziale per immedesimarsi nella difficoltà e frustrazione di persone affette da Artrite Reumatoide nel compiere semplici azioni quotidiane.
50 milioni di persone al mondo convivono con l’artrite reumatoide. Negli ultimi anni il progresso medico ha reso l’AR una malattia invisibile, alleviando i disagi nei pazienti, ma allo stesso tempo diminuendo la consapevolezza nella società.
Cosa significa convivere con l’AR? Come raccontare una malattia invisibile e identificarsi in ciò che si prova a compiere semplici azioni quotidiane in determinate condizioni?
Questo kit è un invito a immedesimarsi nella quotidianità di una vita con l’AR.
Un progetto di OpenDot con Leoni Fischer per Sanofi Genzyme
Si ringrazia Silvia Ostuzzi
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