Lift-Bit

Lift-Bit, il primo sistema d’arredo connesso in rete è un progetto di Carlo Ratti Associati e OpenDot. Consiste in una seduta imbottita, modulare e riconfigurabile, che sfrutta le tecnologie Internet-of-Things (IoT) per definire una nuova esperienza abitativa. Ispirato dalle visioni di una “bolla ambientale” delineate nel saggio “A Home is not a House” di Reyner Banham e François Dallegret, il prototipo di Lift-Bit nasce dalla combinazione di una serie di sgabelli, ciascuno dei quali contiene al proprio interno un attuatore lineare che consente alle sedute di alzarsi o abbassarsi.

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Il sistema d’arredo può essere controllato sia di persona, muovendo una mano in aria al di sopra degli sgabelli, sia per via digitale, attraverso una app. In entrambi i casi, i movimenti dei singoli elementi-base, ognuno dei quali può raddoppiare o dimezzare la propria altezza, vanno a riconfigurare lo spazio in un numero potenzialmente infinito di combinazioni. L’applicazione, che consente una gestione da remoto di Lift-Bit, include sia figure d’arredo predeterminate – la poltrona, il Vulcano, il Grand Canyon – sia uno strumento per disegnare combinazioni nuove. In omaggio al “Generator Project” di Cedric Price, capolavoro del design d’avanguardia degli anni Settanta del Novecento, il sistema di Lift-Bit si annoia se non usato per lunghi periodi. In queste circostanze, inizierà allora a muoversi in modo autonomo, cambiando la propria forma e chiamando i suoi proprietari a una partecipazione più attiva.

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La sfida del progetto di interaction design era dovuta a due fattori legati alla complessità dell’ingegnerizzazione: i costi e i tempi elevati. Grazie alla digital fabrication, al know-how e alle competenze di prototipazione del team di Opendot e dotdotdot è stato possibile realizzare i prototipi totalmente “in-house”. L’innovazione del processo risiede nella capacità di ibridazione di tecnologie e competenze, ma più nello specifico all’uso “improprio” di una tecnologia esistente ed affidabile, attuatori lineari programmati e controllati per mezzo di Arduino, garantendo un risparmio in termini di risorse, tempi e costi altrimenti impossibile.

Già presenti in settori come il riscaldamento domestico o i sistemi di pagamento, le tecnologie dell’Internet of Things entrano con Lift-Bit nel campo dell’arredo. Lift-Bit è un ambiente capace di adattarsi alla presenza umana: un’architettura viva, plasmata sulle esigenze dei suoi abitanti, nella quale rispecchiare i nostri bisogni, personalità e desideri.

/ About
Carlo Ratti Associati Carlo Ratti Associati è uno studio di design con sede a Torino e filiali a Boston e Londra. Legandosi alle attività di ricerca di Carlo Ratti per il Senseable City Lab presso il Massachusetts Institute of Technology, lo studio sviluppa progetti su diversa scala, impiegando tecnologie avanzate per produrre innovazioni che abbiano un impatto sul quotidiano. Tra i lavori più rilevanti in ambito urbano e architettonico ci sono il masterplan per un hub creativo nella città di Guadalajara in Messico, il Future Food District per Expo Milano 2015, e il Digital Water Pavilion per Expo Zaragoza 2008, inserito tra le “Best Inventions of the Year” da Time Magazine. I progetti di design comprendono arredi sperimentali per Cassina e installazioni luminose per Artemide. Nel 2014, Carlo Ratti Associati ha lanciato la newco Makr Shakr, azienda produttrice del primo sistema di bar robotico al mondo, installato su quattro navi da crociera Royal Caribbean. / Credits
Lift-Bit è un progetto di Carlo Ratti Associati (CRA) e OpenDot Carlo Ratti Associati team: Carlo Ratti, Saverio Panata, Andrea Cassi, Andrea Galli, Damiano Gui, Pietro Leoni. Special thanks to Creative Cables Lift-Bit è stato esposto per la prima volta nella mostra “Stanze: Altre filosofie dell’abitare” curata da Beppe Finessi in occasione del Salone del Mobile 2016 e in occasione della XXI Triennale, dall’1 aprile al 12 settembre 2016.

Clicca qui per comunicato stampa e le foto ufficiali.
www.lift-bit.com

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