OPENAGRI “Future Fields – Urban Farming for the Milan of tomorrow”

OpenDot in collaborazione con NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) ha organizzato Future Fields, un hackathon online per ripensare il futuro dell’agricoltura urbana attraverso il metodo dello Speculative Design.

L’hackathon è stato realizzato su richiesta del Comune di Milano e della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi nell’ambito del progetto OpenAgri, bando europeo UIA – Urban Innovative Actions.
“Future Fields – Urban farming for the Milan of Tomorrow” nasce dalla volontà delle istituzioni milanesi di individuare soluzioni innovative per una Milano più sostenibile.


Future Fields ha visto 32 studenti di diversi ambiti del design lavorare in gruppo per immaginare scenari futuribili e sistemi di agricoltura urbana innovativi per una Milano nel 2025, attraverso il metodo dello Speculative Design.

Guidati da un approccio di Speculative Design – ovvero la disciplina che pone domande sul presente per immaginare progetti finzionali, le idee emerse dagli studenti durante l’hackaton sono state raccolte in un fictional report dal futuro, redatto da una finta agenzia internazionale, osservatorio dell’innovazione urbana.
Seguendo il metodo speculativo, ogni progetto risponde alla domanda “cosa succederebbe se…”, immaginando soluzioni e scenari in grado di stimolare riflessioni e ripercussioni ad ampio raggio, in ambito sociale, culturale, economico e tecnologico.
“Fiction has the same function that games have. In playing, children learn to live, because they simulate situations in which they may find themselves as adults. And it is through fiction that we adults train our ability to structure our past and present experience.”

Umberto Eco

Il metodo dello Speculative Design mira a porsi domande su preferenze e desideri, sfidando i preconcetti per poter intraprendere direzioni più concrete per il futuro. Con uno sguardo alle contraddizioni e le opportunità dell’oggi, e dalle innovazioni tecnologiche, l’obiettivo è concretizzare visioni alternative, ambientate nel futuro prossimo, che possano metterci di fronte a scenari per un confronto con l’innovazione più snello, rapido e partecipativo.

Lo scenario proposto da OpenDot agli studenti chiedeva di pensare a nuove pratiche di agricoltura urbana fuoriterra in un contesto in cui la pandemia da COVID-19 non si fosse risolta completamente.

Il format proposto per Openagri e il metodo dello Speculative Design può risultare utile a diversi soggetti, siano aziende private o pubbliche amministrazioni, in modi diversi. Per le aziende per valutare rapidamente la risposta di utenti e stakeholder a progetti innovativi o nuove tecnologie.
Per le pubbliche amministrazioni per individuare scenari alternativi difficilmente immaginabili altrimenti, in particolare all’interno di progetti di medio/lungo periodo, oppure per visualizzare possibili output di nuove policy e direzioni politiche.


Il progetto si è svolto online con un palinsesto fitto di contenuti ed attività grazie alla customizzazione da parte di OpenDot della piattaforma collaborativa per eventi Remo, e si è concluso con la presentazione e la premiazione dei progetti trasmessa in live streaming durante Milano Design Week sui canali social di OpenAgri e di OpenDot.

I progetti vincitori:
Piantala! di Leonardo Bosatra, Letizia Bultrini, Elena Cusini, Andreea Popescu e Ilaria Sacchi.
Menzione speciale per Hedera di Elena Ferrando, Miriana Leuci e Elena Zecchin

Durante la settimana di lavoro da remoto, i ragazzi hanno avuto il supporto di tutor di OpenDot e mentor nazionali ed internazionali, tra cui Guido Tattoni (Dean NABA), Luca Poncellini (Department Head NABA) e Claudio Larcher (Design Area Leader NABA), oltre che ad esperti di agricoltura urbana come Felipe Hernandez – Hexagro, Henry Gordon-Smith – Agritecture, Alessandro Arioli e Patrizia Guglielmotto – Aquaponix e Andrea Patrucco (Comune di Milano).

Sono ora disponibili sul canale YouTube di OpenDot, gli interventi dei mentor: una ricca serie di approfondimenti sulle tematiche relative alle sfide poste ai team durante il progetto

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